Adulti2018-01-26T08:50:39+00:00

Adulti

Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri, quelli suon buoni tutti, sapeva leggere la gente. I segni che la gente si porta addosso. Alessandro Baricco

Mostratemi una persona sana di mente ed io la curerò per voi. Carl Gustav Jung

servizi-adultiQuante volte vi sarà capitato di pensare: “Quello lì avrebbe proprio bisogno di farsi vedere da uno bravo!”. Maledicendo poi il fatto che il malcapitato perseverasse nella nobile arte del lamentarsi dei propri problemi senza far nulla per affrontarli.

Beh se è vero che la vita è una ruota che gira, probabilmente stavolta sarà toccato a voi. Tranquilli, non è così male come sembra. Se proprio volete saperlo è toccato anche a me trovarmi nella vostra situazione. L’importante è rimanere calmi e non perdere di vista il vero obiettivo.

Imparare a stare bene.

Già, facile a dirsi, ma nella pratica come si fa?

Nella stragrande maggioranza dei casi, quando un adulto si rivolge ad uno psicologo, lo fa perché sta attraversando un periodo di sofferenza più o meno acuto e vorrebbe trovare un modo per liberarsene prima possibile.

Comprensibile e condivisibile. Logico e lineare.

Eppure, fidatevi, tutto questo non basta a descrivere cosa può accadere nella stanza di uno psicoterapeuta.

Sono più di dieci anni che svolgo questo mestiere e posso affermare senza timore di essere smentito che la parte facile del mio lavoro consiste proprio nell’aiutare le persone a stare meglio. Bene o male, in alcuni mesi, è solitamente possibile riuscire quantomeno a circoscrivere il problema e contenerne le conseguenze, eppure, vi posso assicurare che il 90% dei miei pazienti ha poi scelto di non fermarsi qui e di proseguire il percorso anche dopo che la situazione di sofferenza si era ormai risolta.

Perché? Cosa è cambiato? Come mai qualcuno avrebbe mai potuto scegliere di investire il proprio preziosissimo tempo e denaro al fine di raggiungere un qualcosa che apparentemente aveva già ottenuto?

Vista così, sembrerebbe una domanda senza risposta, uno di quei dilemmi sostanzialmente irrisolvibili.

È presto detto.

Quando una persona entra nel mio studio nel 99% dei casi è lì per chiedermi: “Come faccio a non stare così male?”.

Mano a mano che il percorso procede e si inizia a prenderci gusto e a provare sulla propria pelle cosa significa prendersi cura di sé e della propria vita, le persone scoprono una domanda ben più interessante e profonda: “Come posso fare ad essere felice?”.

Una domanda che vale una vita, una domanda troppo importante perché possiamo trascurarla nel corso della nostra esistenza.

Si va dallo psicologo perché si sta male, si va via quando si è scoperto come fare a star bene.

Bello, no?

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