Coppie
Il matrimonio è l’arte di risolvere in due quei problemi che da solo non avevi. Dario Cassini
Non esiste sfida più difficile nella vita di provare a vivere fino in fondo l’avventura dell’amore.
Una sfida che ci coinvolge a 360 gradi e ci costringe a fare i conti con ciascuno dei nostri limiti. Nell’amore non è possibile fingere di essere chi si vorrebbe, almeno non a lungo, ed è per questo che è così difficile e al tempo stesso così appagante. Perché ci coinvolge per quello che siamo e per come andiamo scoprendoci giorno per giorno.
Ed ecco il vero problema delle relazioni di coppia: il tempo.
O meglio, povero tempo, lui in verità non c’entra proprio nulla; il tempo è soltanto una variabile, la vera fatica, infatti, è sapersi mantenere saldi nel tempo, al mutare delle condizioni che rendono tale una coppia.
Facciamo un piccolo esempio altrimenti proprio non riusciamo a capirci.
Partiamo dal primo passaggio: dall’innamorarsi all’amare. Ciò che definisce due persone che scelgono di diventare una coppia è il sentimento che li lega, quella magnifica percezione di intorpidimento delle facoltà mentali che è collegata all’esperienza dell’innamorarsi; quella sensazione estatica di aver finalmente incontrato quella famigerata metà della mela cui platonicamente ero stato separato alla nascita.
E qui il tempo miete la sua prima vittima: il sentimento stesso dell’innamorarsi.
Col tempo infatti imparo che l’altro non è chi io voglio che sia, venuto al mondo per soddisfare ogni mio più recondito desiderio, ma un essere senziente spesso anche piuttosto sgradevole in alcune delle sue caratteristiche.
E allora la coppia ha un passaggio importante da compiere: spostare il fondamento della coppia stessa dal sentimento alla scelta, ovvero sto con te non perché tu esisti per farmi star bene, ma perché lo voglio.
– [Allarme spoiler! Il 90% delle coppie si ferma qui. Non riesce mai a superare questo presupposto. Voi non avete idea di quante persone siano venute da me incastrate a questo primo livello evolutivo, completamente incapaci di accogliere un cambiamento necessario alla loro stessa sopravvivenza come coppia.] E da qui quanti cambiamenti ancora la attendono: la scelta dell’impegnarsi l’uno con l’altro (dalla scelta una tantum, alla scelta ogni giorno); la nascita del primo figlio (dal “noi due” al “noi tre”, “noi quattro” e così via); la resistenza alle tentazioni di ogni giorno (la sfida del re-innamorarsi); la scoperta del nido vuoto (il ritorno dal “noi molti” al “noi due”) e così via fino ad arrivare fin dove desidereremo spingerci.
E allora cosa c’entra la psicoterapia in tutto questo?
La psicoterapia di coppia è un metodo efficace e professionale che tutti noi abbiamo a disposizione per provare a compiere più agevolmente il nostro passaggio evolutivo (scegliete voi quale sia quello che più si adatta alla vostra situazione) attraverso l’aiuto di un facilitatore esterno rispettoso e competente.
Ecco, se dovessi scegliere un alter-ego in un contesto completamente differente, direi che lo psicoterapeuta è un po’ come una guida di montagna che cammina al vostro fianco e vi indica i pericoli più significativi o il sentiero più sicuro, ma in nessun momento si sostituisce a voi nella fatica del percorrere la vostra strada o nella scelta della meta da raggiungere. E voi quale vetta volete scalare?
E se pensate di non essere minimamente disposti a mettervi in discussione o ad investire nulla nella felicità della vostra coppia, forse avete già la vostra risposta.